Un emendamento della manovra prevedere un bonus fino a 900 euro per chi ha animali domestici. Ecco a chi spetterebbe.
Gli emendamenti scremati dal governo sono “solo” 450 di cui la metà dell’opposizione dagli oltre tremila presentati. Tra questi una proposta del gruppo misto a firma di Michela Brambilla che propone un bonus per chi ha animali domestici. Si tratta di un assegno di 150 euro all’anno per ogni animale iscritto all’anagrafe. L’importo massimo del bonus sarebbe 450 euro all’anno corrisposto dall’Inps all’intestatario dell’animale previa richiesta.
Per avere diritto al bonus per gli animali domestici è necessario che l’intestatario dell’animale appartenga a un nucleo familiare con un Isee non superiore a 15mila euro annui. Qualora l’Isee dovesse essere inferiore ai 7mila euro l’assegno del bonus sarebbe raddoppiato sempre per un massimo che non deve superare i 900 euro all’anno.
Le proposte per evitare il randagismo e tutelare la salvaguardia
La deputata fa parte dell’intergruppo “per i diritti degli animali e la tutela dell’ambiente”. Infatti, questa non è l’unico emendamento di questo tipo. Tra le altre proposte c’è quella di ridurre l’Iva sugli alimenti degli animali e dalle cure veterinarie. Ma anche il rifinanziamento del fondo per la lotta al randagismo con particolare riferimento alla Sicilia e alle altre regioni del sud. Infine, una proposta di risorse per la transizione a un allevamento senza gabbie a misure per la tutela degli animali selvatici.
La proposta del bonus è quella di agevolare le famiglie che vivono con gli animali “per tutelarli e promuoverne il benessere, per salvaguardare la biodiversità” ha spiegato Brambilla.